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Vibo Valentia
Vibo Valentia è capoluogo di provincia, cittadina moderna con uffici e buona ricettività. Si raggiunge attraverso l'autostrada A3 o mediante la panoramica strada statale 18 che costeggia il litorale tirrenico della Calabria. Garantito anche lo scalo ferroviario con due stazioni, Vibo Marina e Vibo Valentia - Pizzo.
Situata sull'altopiano del Poro, la città è posta in posizione dominante sul territorio, dal centro città, si scende al mare in pochi minuti.
Un tempo importante mercato agricolo, costituisce attualmente uno dei principali poli industriali della Regione (nel 1967 è stato fondato il consorzio per il nucleo di industrializzazione di Vibo Valentia), con aziende operanti nei settori chimico, meccanico e della lavorazione di prodotti petroliferi, alimentare, tessile e delle confezioni, del cemento e di materiali da costruzione.
Assai rilevante l'attività del porto, che presenta un notevole movimento di merci: vengono importati petroli e materiali destinati alle industrie locali e imbarcati manufatti e prodotti agricoli provenienti dall'entroterra. Importanza riveste la pesca, mentre in espansione è il settore turistico.
Fondata come colonia locrese (nome: Hipponion) sul luogo di un pre esistente centro italico, raggiunse nel secolo V a.C. una notevole potenza, riuscendo a sconfiggere nel 442 a.C. la stessa Locri; fu in seguito vinta e distrutta da Dionisio il Vecchio di Siracusa.
Ricostruita nel 379 a.C. dai Cartaginesi, passò sotto l'influenza dei Greci prima e dei Bruzi poi, finché nel 192 a.C. divenne colonia romana. Fu poi roccaforte bizantina; devastata dagli Arabi nel corso dei secc. IX e X, fu completamente ricostruita nel 1235 dagli Svevi, con il nome di Monteleone.
L'abitato si compone di un borgo medioevale, dalle vie strette e sinuose, raggruppato sul colle ai piedi del castello, e di una parte moderna che si estende nel sottostante ripiano terrazzato ed ha una regolare maglia ortogonale. Dell'epoca greca rimangono, a Nord dell'abitato attuale, parti delle mura, dell'acropoli (sec. V-IV a.C.) e del basamento di un tempio dorico in antis (sec.VI-V a.C.).
Al periodo di Federico II di Svevia risale il castello, posto sul sito dell'acropoli: costruito con materiale di templi greci preesistenti, fu realizzato aggiungendo baluardi ad una torre di fondazione normanna, e venne completato sotto Carlo II d'Angiò.
Tra i principali edifici della città: la chiesa di Santa Maria degli Angeli del sec. XVII; San Michele (1519), rinascimentale con facciata e fianchi a lesene, cupola a tamburo ottagonale e campanile; la collegiata di Santa Maria Maggiore (S. Leoluca) costruita tra il 1680 ed il 1723.