Le masse continentali e le varie isole non raggiungono nemmeno il 30% della superficie del nostro Pianeta, che è invece occupata soprattutto dagli Oceani, immense distese d'acqua salata che separano i diversi Continenti.
La suddivisione classica comprende 3 Oceani, in ordine di grandezza l'Oceano Pacifico, l'Oceano Atlantico ed infine l'Oceano Indiano; il primo separa le Americhe dall'Asia e dall'Oceania, il secondo le Americhe da Africa ed Europa, mentre l'Oceano Indiano è situato fra Africa, Asia e la parte più occidentale dell'Oceania (Australia).
Oltre a questi Oceani talvolta vengono indicati anche l'Oceano Artico, che altrimenti fa parte dell'Atlantico (Mar Glaciale Artico) e l'Oceano Antartico, che comprende tutti i mari attorno all'Antartide sotto al 60° parallelo sud.
Le distese d'acqua che lambiscono o si insinuano nei Continenti sono chiamate mari, questi fanno però tutti parte di uno dei 3 Oceani, i più noti sono il Mediterraneo fra Europa, Asia ed Africa; il Mar dei Caraibi, fra America Meridionale, America Centrale e l'arcipelago delle Antille; il Mar Cinese Meridionale fra Cina, Filippine, Borneo ed Indocina. In alcuni casi i mari possono essere anche denominati diversamente per via delle loro caratteristiche geografiche, come ad esempio succede col Golfo del Bengala o con la Baia di Hudson; inoltre possono essere suddivisi ulteriormente in altri mari (Tirreno, Adriatico, ecc.).
La profondità media oceanica è di poco inferiore ai 4.000 metri, ma ovviamente in prossimità dei Continenti il fondo marino è meno profondo; ai margini delle piattaforme continentali inizia la scarpata continentale che scende man mano a profondità maggiori, fino a quando si raggiungono le piane abissali, che possono essere interrotte ed attraversate da delle catene montuose, come avviene sulla superficie terrestre, e che talvolta affiorano sopra il livello del mare, formando isole ed arcipelaghi; ci possono altresì essere anche delle profonde fosse, che scendono fino a quasi 11.000 metri.
Rispetto all'acqua presente nei fiumi e nella maggior parte dei laghi, quella oceanica è salata, con una concentrazione del 3,5% circa, anche se soprattutto i mari più interni possono avere un livello più basso (Mar Baltico ad esempio) oppure più alto, come nel caso del Mar Rosso, nel quale lo scambio di acque col resto dell'Oceano Indiano è limitato e le condizioni ambientali sono abbastanza estreme.
Oltre che dalla salinità la vita negli Oceani è influenzata da molti altri fattori, quali la profondità, che comporta una penetrazione della luce via via minore, così come l'aumento della pressione dell'acqua soprastante; la temperatura che dipende principalmente dalla latitudine, ma anche dalla presenza di correnti (famosa quella del Golfo, che si origina nei pressi del Messico e raggiunge le coste del Nord Europa), le quali portano acqua calda o fredda da una zona dell'Oceano ad un'altra.
L'uomo si è limitato inizialmente ad esplorare le zone contigue a Continenti ed isole, avventurandosi in seguito nelle grandi distese oceaniche, grazie al miglioramento tecnologico dei mezzi di navigazione; sono stati così scoperti i canali e le aree che collegano i 3 Oceani, mentre nei tempi più recenti sono state aperte vie artificiali risultate fondamentali per lo sviluppo del commercio internazionale, il Canale di Suez nel 1869 e quello di Panamá nel 1914.
Nella tabella seguente i 3 Oceani, con superficie e punto più profondo.
Oceano |
Superficie |
Punto più profondo
|
Atlantico |
120.000.000 Km² |
Fossa di Porto Rico -8.376 m. |
Indiano |
73.600.000 Km² |
Fossa della Sonda -7.725 m. |
Pacifico |
179.000.000 Km² |
Fossa delle Marianne -10.928 m. |