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Il Salto Angel, la cascata più alta del Mondo

Testo: Raul Montoleone
Il Salto Angel, foto di Rafael Estrella   Nel fitto della foresta amazzonica si staglia la più alta cascata del nostro Pianeta, sia complessivamente (979 metri), che considerando 'soltanto' il maggiore segmento di caduta ininterrotta dell'acqua, che è di ben 807 metri!

   Il Salto Angel, Kerepakupai Meru in lingua indigena, si trova nel sud-est del Venezuela, nel Parco Nazionale di Canaima, a 125 chilometri dal confine con la Guyana e 200 circa da quello col Brasile.

   Quest'area dell'America meridionale situata fra Venezuela, Guyana e Brasile è caratterizzata da una serie di montagne, chiamate tepui, perlopiù isolate e con la sommità piatta, assimilabili quindi ad un altopiano, ampie in alcuni casi fino ad alcune centinaia di chilometri quadrati; il Monte Roraima è uno dei più noti, assieme all'Auyán-tepui (Monte del Diavolo), dove si originano queste ed altre notevoli cascate, alte fino a 350-400 metri.

   Nella parte centro-settentroniale di questo tepui venezuelano troviamo il Rio Kerepakupai, ben alimentato nella stagione umida dalle abbondanti piogge amazzoniche, che dopo pochi chilometri raggiunge il limite del tepui e precipita quindi repentinamente a valle con un balzo di quasi un chilometro, formando così il Salto Angel.

   Per la loro posizione geografica e la difficolta a raggiungerle queste cascate rimasero ignote al grande pubblico fino al 1933, quando un aviatore statunitense, Jimmie Angel, le sorvolò seguendo le indicazioni dell'esploratore spagnolo Fèlix Cardona, che aveva notato le cascate da terra sei anni prima.

   Quattro anni dopo Angel, assieme alla moglie ed altri due compagni di viaggio, tentò di atterrare col suo velivolo sull'Auyán-tepui, con l'obbiettivo di raggiungere dal loro punto di origine le cascate, ma danneggiò l'aereo nella manovra e fu costretto quindi a scendere a piedi dal tepui con una lunga e faticosa camminata che riportò alla civiltà il gruppo dopo 11 giorni; due anni più tardi le Angel Falls assunsero il loro nome in suo onore.

   Il velivolo utilizzato, un Flamingo, venne recuperato 33 anni dopo da un elicottero e quindi trasferito all'entrata dell'aeroporto di Ciudad Bolívar, dove si trova tuttora.

   Il Salto Angel è diventato una delle maggiori attrazioni turistiche del Venezuela, anche se per raggiungere il punto di osservazione alla base delle cascate, nella Gran Sabana, servono parecchie ore, prima su un'imbarcazione lungo il Rio Carrao ed il Rio Churun ed infine con un trekking su terreno ripido e fangoso; quando le cascate non sono nascoste da nuvole o nebbia, lo sforzo richiesto è sicuramente ripagato dallo spettacolo offerto.

   Nel periodo più secco, fra Dicembre e Marzo, la cascata ha una portata minore e può succedere in giornate ventose che l'acqua non raggiunga nemmeno la fine del salto, in quanto si vaporizza strada facendo; per fare meno fatica si può ovviamente volare nei pressi del Salto Angel con un aeroplano, raccomandando però al pilota di non provare ad imitare Jimmie Angel.