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Jan Mayen

   Isola di origine vulcanica, ampia 377 Km², situata nel Mar Glaciale Artico, 550 chilometri a nord-est dell'Islanda e 450 chilometri dalla Groenlandia.

   Jan Mayen è ufficialmente disabitata e fa parte amministrativamente della Norvegia, da cui invece dista 900 chilometri circa; come detto non è abitata stabilmente, ma sono presenti due minuscoli villaggi, Olonkinbyen (35 ab.) e Puppebu (3 ab.), collegati fra loro da una strada sterrata, dove soggiornano i membri delle Forze Armate Norvegesi e dell'Istituto Meteorologico Norvegese, più numerosi nei mesi estivi, mentre in inverno si contano solamente 18-20 persone.

   L'isola di Jan Mayen ha una forma molto allungata, con la parte settentrionale dominata dal Monte Beerenberg (2.277 metri), il vulcano attivo più a nord del Pianeta, con l'ultima eruzione avvenuta nel 1980; le sue pendici sono in buona parte occupate da ghiacciai. La parte meridionale è anch'essa montuosa, ma non si superano i mille metri d'altezza (Rudolftoppen 769 m.).

   La parte centrale di Jan Mayen è invece costituita da un istmo largo 2,5 chilometri, che mette in collegamento le due sezioni dell'isola e dove si trovano anche due laghi, Sørlaguna e Nordlaguna.

   E' molto probabile che Jan Mayen sia stata raggiunta e scoperta già fra quinto e nono secolo d.C. da monaci irlandesi ed in seguito anche dai Vichinghi, lungo alcune delle rotte che li portarono fino al Nordamerica; la prima testimonianza certa risale invece al 1607, quando il navigatore e comandante inglese Henry Hudson approdò sull'isola, in un periodo in cui cacciatori di balene olandesi ed inglesi stavano esplorando nuove zone di pesca; un'esplorazione più approfondita venne fatta pochi anni più tardi, nel 1614, dall'esploratore olandese Jan Jacobs May van Schellinkhout, che gli diede l'attuale nome e la posizionò sulle carte geografiche dell'epoca, facendola conoscere quindi al resto del Mondo.

   Poichè i mari attorno all'isola erano ricchi di balene, nei secoli successivi Jan Mayen venne occupata occasionalmente da balenieri, che rimanevano di solito solo durante il periodo estivo; nel 1882, designato come Anno Polare Internazionale, divenne una base scientifica austro-ungarica, con molti ed importanti studi di vario tipo durati un anno circa; in seguito, nei primi anni del XX secolo, l'isola fu purtroppo teatro di spedizioni di caccia norvegesi che portarono allo sterminio della popolazione di renne ed orsi polari presenti fino a quel momento.

   Fino al 1929 nessun Paese aveva proclamato la sua sovranità su quest'isola, che in quell'anno entrò a far parte del Regno di Norvegia, dopo che nell'estate del 1921 venne costruita la prima stazione meteorologica; la Norvegia permette comunque l'utilizzo delle risorse di Jan Mayen ad altri Paesi, ma la sua sovranità è importante per la zona di esclusivo diritto di sfruttamento delle risorse, fra le quali la pesca.

   Il clima è di tipo polare, dato che l'isola si trova quasi 5 gradi a nord del Circolo Polare Artico, con una variazione di temperature non eccessiva fra estate ed inverno, si passa infatti dai 5 °C di Luglio ai -6 °C di Gennaio, con minime che storicamente hanno ragiunto i -28° C; la fauna è costituita da un gran numero di uccelli marini, pesci e cetacei, mentre non è più presente nessun mammifero terrestre, dopo che anche le volpi polari hanno fatto la stessa fine di renne ed orsi; la vegetazione è invece quella tipica della tundra, con muschi, erbe ed arbusti nani.